di F.F.
E’ lontana da noi ogni idea di criticare ingiustamente Jacobs, non si giudica chi è vittima di una serie di gravi infortuni che lo portano a dover saltare un anno intero di gare ed appuntamenti, tuttavia dopo un Campionato del Mondo dove ha vinto soltanto chi è stato zitto e coloro che si sono riempiti la bocca di “faremo e farò” sono rimasti al palo, forse una revisione delle modalità di comunicazione si imporrebbe. Per non passare per cialtroni, soprattutto perché nessuno degli atleti lo è.
Per quanto ci riguarda siamo certi che l’Atletica italiana, così come già ha fatto il nuoto, stia davvero diventando una realtà mondiale con la quale tutti dovranno fare i conti. Lo crediamo sul serio, per quel che serve.
E a proposito di comunicazione, anche i nuotatori parlano molto, ma dopo i risultati: una piccolissima differenza che significa, o meglio significherebbe, tanto. Con tutto il rispetto per Jacobs che ha fatto cose incredibili ed altrettante ne farà. E soprattutto perché è vittima di un infortunio serio all’adduttore destro, già patito al sinistro prima di Tokyo 2020.
(26 luglio 2022)
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