E’ fantastico il 12’36″73 di Ghebrewet sui 5000 metri maschili che fa il secondo tempo della storia sulla distanza, la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record etiope, nella stessa gara e segue il primato europeo sui 400m di 44″07 del britannico Hudson-Smith che grida alla telecamera “This is my f***ing year” come se piovesse.
Poi i 100 vinti da Simbine col giapponese Sami Brown subito dietro. Jacobs è quarto in 10″04, ma corre molto bene. Meglio delle ultime volte. Lentamente il campione olimpico sembra essere di ritorno. Dos Santos batte Warholm sui 400h con un tempo strepitoso di 46″63 (miglior tempo dell’anno) con gli ultimi 80m allo sprint. Ayomide Folorunso corre benissimo, ma muore troppo presto (ti aspettiamo a Roma, Ayo!), e poi tocca all’insopportabile Ingebritsen fatto a pezzi dal keniano Cheryot e riesce a batterlo buttandosi a terra per passare prima con la spalla. Scorretto, oltre che insopportabile. Lo squalifichino a vita. Pietro Arese fa il primato italiano con 3’32″16.
(30 maggio 20249
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